Atelier Arteterapia

“I colori della memoria”

PREMESSA

L’Arteterapia è una tecnica multidisciplinare che unisce l’arte, le scienze psicologiche e le scienze pedagogiche, contribuendo al trattamento ed alla prevenzione delle difficoltà psicologiche e sociali.

L’Arteterapia a Modello Polisegnico, elaborato dal M.o Achille de Gregorio, Fondatore e Presidente di ArTeA, Arteterapeuti Associati, è una forma di intervento multi assiale che si attua attraverso la libera espressione della propria creatività, con il linguaggio dell’arte grafico-plastica e scultorea, all’interno di dinamiche quali quelle relazionali.

Il prodotto artistico si sostituisce alla parola come mezzo di comunicazione e rappresenta un elemento di fondamentale importanza nella relazione terapeutica.

Le tecniche artistiche offrono all’utente la possibilità di esprimere così pensieri ed emozioni attraverso la produzione di opere che diventano “simboli comunicabili” e decodificabili dal terapeuta.

Mediante l’arte è allora possibile raccontare e affrontare inconsciamente o consapevolmente contenuti affettivi spesso caotici, invasivi o anche rimossi realizzando un primo tentativo di riorganizzazione mentale degli stessi. Questo processo è reso possibile poiché l’arte da sempre nasce e si realizza da prima “all’interno” e solo successivamente si esprime “all’esterno”.

Il prodotto artistico, dunque, si propone come una diversa forma di comunicazione rispetto alla parola, intervenendo là dove questa è inibita, inceppata o bloccata.

L’Arteterapia è un intervento terapeutico che si fonda su un codice linguistico altro dalla parola, che porta alla creazione del prodotto artistico, elemento centrale nella relazione di cura. In quest’ottica l’intervento proposto si avvale di tutti gli strumenti ed i  materiali dell’arte che attraverso la decodifica assumono una valenza terapeutica. Gli interventi così strutturati possono essere applicati in contesti riabilitativi, terapeutici o psicoterapici rivolti a utenze diverse sia nell’area delle difficoltà psicologiche o sociali chein quella del benessere, con una finalità più propriamente preventiva del disagio.

In particolare il progetto “I colori della memoria” prevede un contesto nel quale l’individuo possa, in un setting sicuro e protetto, in una situazione di relazione con un piccolo gruppo di pari ed in assenza di giudizio, raccontare la propria storia e la propria esperienza, in un percorso di riappropriazione di sé attraverso la creatività, in un mondo in cui anche le mani hanno parola.

L’Arteterapia si propone dunque di lavorare sulla parte sana dell’utente cercando di potenziare la creatività dell’individuo, in particolar modo la “creatività ordinaria” in grado di favorire dei cambiamenti nel soggetto apprezzabili in un primo momento nell’arte ma trasferibili poi alla vita quotidiana.

SPAZI

Un progetto così strutturato prevede l’individuazione di un luogo-atelier nel quale costituire il setting arteterapeutico. A tale scopo, in mancanza di condizioni migliori, è stato individuato il salottino al 5° piano come spazio da allestire di volta in volta per accogliere il gruppo di utenti. II materiale sarà riposto in una scatola apposita che verrà collocata nel ripostiglio in fondo alla sala. I manufatti dei partecipanti saranno invece conservati a cura dell’arteterapeuta.

MATERIALI

Il materiale a disposizione comprende l’intera rosa delle tecniche artistiche. Vi viene fornita una lista dettagliata in allegato.

TEMPI

Gli incontri hanno una cadenza settimanale ed ogni incontro dovrebbe avere una durata complessiva di un’ora e mezza, così suddivisa: l’intervento di arteterapia con gli utenti durerà un’ora; circa trenta minuti sono previsti invece, per l’allestimento/riordino dello spazio e per l’archiviazione fotografica delle opere. Sono previsti, inoltre, almeno due incontri per la presentazione e la restituzione del lavoro all’equipe. Per ciascun utente l’arteterapeuta provvederà alla compilazione della Cartella di Arteterapia, nella quale verranno riportate tutte le informazioni di maggior rilevanza in merito al lavoro svolto, le modalità utilizzate e tutti gli aspetti di carattere relazionale utili a comprendere le dinamiche dell’utente e le eventuali modificazioni.

La Cartella di Arteterapia, è lo strumento metodologico fondamentale dell’arteterapeuta a formazione ArTeA.

Essa è la sintesi del Modello Polisegnico ed è suddivisa in tre sezioni che ben rappresentano i tre momenti dell’intervento: l’osservazione, il trattamento e la conclusione del percorso.

Il progetto, nello specifico, avrà una durata complessiva di 3 mesi. A seguito di tale periodo, e in accordo con l’Ente inviante, si potrà prevedere una prosecuzione dell’intervento.

A CHI SI RIVOLGE

L’atelier “I colori della memoria” è stato pensato per un’utenza affetta dalla malattia di Alzheimer nella fase iniziale, per la quale l’arteterapia diventerà uno strumento per riappropriarsi di una realtà in dissolvenza e per poter vivere più serenamente la condizione attuale. L’individuazione dei partecipanti potrà essere effettuata in équipe in base ad indicazioni emerse dai progetti educativi, valutando situazioni di disagio emotivo e relazionale. Il numero dei partecipanti previsto è di 5/6 utenti al massimo, in modo da poter garantire la giusta attenzione ad ognuno durante le sedute.

FINALITA’

L’intenzione è quella di offrire ai partecipanti la possibilità di “dar volto” al loro immaginario ed ai loro ricordi utilizzando gli strumenti artistici. Rievocare emozioni legate al passato significa rimettere il paziente in contatto con parti di sé, un’ identità che la malattia di Alzheimer tende a sbiadire. Attraverso gli elaborati sarà inoltre possibile dare un rimando concreto agli utenti: ciò costituirà un potenziale aggancio con il reale, restituendo loro quella fondamentale stima di sé così a rischio invece in un’età della vita spesso considerata come ormai priva di potenzialità. Nel percorso di riappropriazione della propria storia e della propria esperienza si realizzeranno molteplici manufatti, vere e proprie “tracce” che possono eventualmente essere testimonianza per altri, in particolare i famigliari che si trovano ad affrontare le prime difficoltà legate al manifestarsi della malattia di Alzheimer della persona cara. La restituzione verbale sul percorso degli ospiti partecipanti all’atelier, può infatti essere aperta anche ai famigliari che ne fossero interessati.

OBIETTIVI

Attraverso i lavori realizzati, gli utenti potranno fermare sulla carta pensieri e frammenti di una realtà che sembra sfuggire loro di mano. Potranno raccontare altresì frammenti di una quotidianità non contemporanea, ancorata al passato, fermando vissuti, ricordi, emozioni, che saranno concretamente riprese tra le mani, riorganizzate, narrate in un linguaggio alternativo a quello verbale.

Il disagio legato all’insorgere della malattia di Alzheimer si lega alla difficoltà di adattarsi ai numerosi deficit che insorgono progressivamente soprattutto nella fase iniziale, quali i disturbi legati alla memoria ed al linguaggio, nonché il conseguente disorientamento e disagio dovuto alla perdita delle autonomie.

L’intervento cercherà dunque di :

Ø Stimolare e preservare le risorse cognitive e le abilità motorie presenti

Ø Farsi carico del disagio emotivo-relazionale degli utenti, accompagnando attivamente la delicata fase iniziale della malattia di Alzheimer

Ø Migliorare la qualità di vita dell’utente e, indirettamente, quella dei suoi parenti.

La creazione, da parte degli utenti coinvolti, di oggetti e manufatti personali offre l’occasione concreta di individuare e sperimentare codici comunicativi alternativi al verbale, andando a dischiudere contenuti via via più sfuggenti e sempre meno raggiungibili attraverso il canale della parola, aggredito dalla malattia.

Con l’aiuto specifico dell’arteterapeuta, infatti, la famiglia potrà avere la possibilità di cogliere i frammenti della personalità del paziente che emergeranno nelle opere, contribuendo, tra l’altro, attivamente, a creare collegamenti utili alla comprensione generale.

METODOLOGIA

L’intervento di Arteterapia che s’intende effettuare trova saldi riferimenti teorici nel Modello Polisegnico del Maestro A. De Gregorio applicato dagli arteterapeuti a formazione ArTeA.

Fa riferimento alle regole grammaticali dell’arte grafica, plastica e scultorea, applicandole al percorso artistico del paziente, favorendo così una riorganizzazione delle forze interne a partire dall’ organizzazione di quelle artistiche.

Come sostiene Achille de Gregorio, “Punto di partenza per comprendere questo modello è accettare che l’arte non sia un fenomeno unico e irripetibile del quale non si riesce a cogliere razionalmente l’essenza, ma che sia un oggetto strutturato di cui si può comprendere il meccanismo di funzionamento interno, lo statuto, le regole, la “grammatica”del linguaggio.

L’importanza che diamo così all’arte come linguaggio, tecniche, materia ed estetica, è ciò che distingue l’arteterapia da altre forme di terapia verbale e dalla psicoterapia a mediazione artistica. Il medium artistico non è da noi proposto per accedere al verbale, non è usato per agevolare la comunicazione, la relazione verbale.

La questione non è quella di abolire o sottostimare la parola negli atelier di arteterapia, ma sicuramente di porla in secondo piano rispetto al codice artistico.

La validità di ciò che il paziente dipinge o scolpisce, va ricercata nell’evoluzione/involuzione del suo idioma artistico e principalmente in questo.

La realazione arteterapeutica e la decodifica devono essere interne all’arte e riguardare l’organizzazione plastica e la rappresentazione visuale.”

Ad esse, infatti, si guarda come specchio e manifestazione di sé che trova un suo canale di espressione anche per gli aspetti del preconscio spesso celati dalle parole e nascosti allo stesso autore.

RISORSE UMANE

Per la realizzazione di tale progetto si rende necessaria la figura dell’Arteterapeuta ArTeA, che si occuperà di individuare i bisogni delle persone che parteciperanno all’atelier, definendo i progetti individuali. Egli accompagnerà nella relazione e supporterà tecnicamente gli utenti durante l’intero percorso, preoccupandosi anche, durante il percorso o al suo termine, di restituire individualmente le dinamiche emerse in atelier attraverso la decodifica dei manufatti. I risultati ottenuti e le dinamiche emerse durante l’attività verranno poi riportate all’équipe curante al fine di condividere non solo le informazioni utili e promuovere un confronto con lo scopo di unire i diversi punti di vista dell’équipe in merito e rendere il trattamento quanto più integrato nel percorso di cura e riabilitazione del paziente. L’arteterapeuta è inoltre disponibile per individuare momenti strutturati durante i quali incontrare i parenti più stretti dell’utente e condividere i risultati ottenuti durante il lavoro.

MODULISTICA

Le domande di iscrizione posso essere consegnate presso la portineria di Multimedica-Santa Maria oppure inviate via mail all’indirizzo della Onlus, in qualsiasi periodo dell’anno.

I famigliari richiedenti verranno contattati entro alcuni giorni dall’arte terapeuta per valutare la possibilità di inserimento.

Iscrizione Arteterapia – Download Pdf